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Un Omaggio a Bologna

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Un Omaggio a Bologna

Loris Ventura - Area Manager - Fideuram Bologna
Ci troviamo nel Palazzo della Cassa di Risparmio di Bologna, uno dei luoghi simbolici della città. Il simbolo, in questo caso, di un grande cambiamento intervenuto fra una Bologna tardo-rinascimentale, che esce da un mondo fatto di artigianato, da un mondo fatto di canali, da un mondo fatto dal mercato della seta, ed entra nella rivoluzione industriale, in una nuova era che la porterà ad essere quella Bologna che oggi è.
Uno degli scopi dichiarati da parte dei soci fondatori quando venne fondata la cassa di risparmio nel 1837, era quello di permettere alla classe media, o medio - bassa, di accantonare quel piccolo risparmio che nel caso sarebbe servito loro in un momento di difficoltà o alla fine della loro attività lavorativa.
Gianluca Farinelli - Direttore - Cineteca di Bologna
Il Palazzo, che ha accolto per lunghi decenni la Cassa di Risparmio e che oggi accoglie Fideuram, è uno dei gioielli del centro storico di Bologna e fa parte di quelle costruzioni che rivoluzionarono la nostra Città alla fine dell’ 800, quando Bologna dopo lunghi secoli all’interno dello stato pontificio entrò a far parte dello stato italiano e il centro storico cambiò:
apparvero delle piazze che prima non c'erano, Piazza Minghetti, Piazza Cavour, con nuovi edifici, e Piazza Maggiore cambiò faccia e perse il suo mercato agricolo e divenne invece luogo delle grandi funzioni, delle grandi celebrazioni laiche e religiose.

Nerio Nanni - Presidente dei Commercianti - Quadrilatero di Bologna
La costruzione della cassa di risparmio avviene in tempi più recenti, momento in cui Bologna ha già una connotazione che è molto simile a quella attuale, in un momento in cui crescono e nascono le grandi banche, che poi faranno nascere le grande industrie e le grandi aziende all’interno della città di Bologna come da altre parti.
Loris Ventura - Area Manager - Fideuram Bologna
Quando la Cassa decise di costruire questo Palazzo, probabilmente successe, visto che eravamo nel corso della rivoluzione industriale, anche una riconversione di scopo; perché in quel momento probabilmente i risparmi già più urgenti, depositati all’interno della Cassa, trovarono una forma diversa di utilizzo, quello dell’investimento nella costruzione di quello che poi è diventato tessuto industriale di questa Città.
Questo Palazzo per i Bolognesi rappresenta la Banca, quel luogo in cui la solidità, le sicurezze ricercate dai risparmiatori, venivano scambiate con le speranze… le speranze di quegli imprenditori, di quei commercianti che volendo avviare una loro attività richiedevano l'accesso ad un credito.
Saverio, tu sei un po’ la memoria storica di questo Palazzo; com’è nato questo Palazzo, ce lo ricordi?
Saverio Maria Pierini - Ex Dirigente Regionale - Intesa Sanpaolo
La prima pietra fu posata nel 1868, la Cassa di Risparmio fondata nel 1837, dopo questi primi vent’anni la Banca stava crescendo e aveva necessità di una sede più prestigiosa; furono richiesti progetti ai migliori architetti dell’epoca e il Consigliere Direttore, il Marchese Carlo Bevilacqua, scelse il giovane architetto Giuseppe Mengoni e al quale chieste il progetto per un nuovo prestigioso Palazzo per essere proprio sede della Cassa di Risparmio di Bologna.
Giancarlo Roversi - Giornalista e Scrittore - Bolognese
Questo Palazzo che fa una certa violenza, piacevole violenza, all’architettura Bolognese che è un'architettura che non ha marmo; noi abbiamo al massimo l’arenaria, con pietra da taglio per certi palazzi, e abbiamo il laterizio; il mattone da un certo calore alla città.
La Cassa di Risparmio si è inserita, come un colpo negli occhi con tutto questo marmo bianco, qui nel centro storico.
Il Bevilacqua, che è stato fino alla morte il Consigliere e anche Direttore, è stato quello che ha voluto, fortemente voluto, questo edificio dove noi ci troviamo. Stimava tanto il Mengoni perché? perché il Mengoni andava nelle cave su dalla Lombardia e da altre parti a guardare le pietre da taglio che doveva utilizzare.

Saverio Maria Pierini - Ex Dirigente Regionale - Intesa Sanpaolo
L’Architetto Mengoni, che già all'epoca era impegnato con l’importante realizzazione della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, portò molte delle maestranze che stava utilizzando che collaboravano con lui e nel 1872 la Cassa di Risparmio, alla presenza del Principe Umberto di Savoia, fu inaugurata e cominciarono anche le attività degli uffici che si trasferirono proprio in quel periodo, dal Palazzo del Podestà, all’interno di questo Palazzo.
Loris Ventura - Area Manager - Fideuram Bologna
Cosa ci puoi dire dello stile con cui questo Palazzo è stato progettato e realizzato?
Saverio Maria Pierini - Ex Dirigente Regionale - Intesa Sanpaolo
L’architetto Mengoni era, all’epoca, il principale interprete dello stile architettonico denominato dell'Eclettismo.
In strutture moderne per l’epoca venivano utilizzati degli stili misti: si andava a prendere uno stile Gotico piuttosto che uno stile Rinascimentale e questo palazzo ne è una testimonianza.
Poi negli anni ha avuto altri interventi, il più importante è quello degli anni ‘50: fu coperto praticamente quello che era il cortile interno in modo tale da poter realizzare un'accoglienza migliore per quanto riguarda la clientela e quella dove attualmente c'è la filiale della Banca.
Siamo all’interno della Sala dei Cento, originariamente la Sala delle Assemblee; ma Sala dei Cento perché?
Perché 100 furono i Soci Fondatori della Banca nel 1837. Ci sono praticamente tutti i più bei nomi… persone più in vista dell'epoca per quanto riguarda Bologna. Sono loro che diedero la spinta decisiva per la nascita della Cassa di Risparmio di Bologna.
All'interno di questi nomi possiamo trovare il Principe Baciocchi, cognato di Napoleone I.
Poi troviamo altre figure particolari come Marco Minghetti all'epoca molto giovane. All'inizio di questo grande elenco troviamo quelli che erano i Consiglieri della Direzione, partendo dal Marchese Direttore Carlo Bevilacqua, poi altri come il Cardinale Legato; ricordiamo che Bologna nel 1837 era all’interno dello stato pontificio e il Cardinale Legato praticamente rappresentava il Papa all’interno della Città, avevamo anche l'arcivescovo Pizzoni, anche lui indicato tra i Soci Fondatori.
Negli altri marmi all'interno della Sala, troviamo l’elencazione di tutti coloro che si sono susseguiti come eletti.

Girando all’interno del Palazzo abbiamo la possibilità di visionare vari punti della Banca, quello che è stato il simbolo da sempre rappresentativo della Cassa di Risparmio di Bologna, un alveare. L'ape, simbolo di laboriosità, di operosità; dove si ritrova la scritta “Cassa di Risparmio”, nel Palazzo, c’è il richiamo all'ape, all’alveare.
Loris Ventura - Area Manager - Fideuram Bologna
Salendo sullo scalone, ho notato sulla destra, un simbolo scolpito nel marmo della scala, un simbolo famoso per la nostra Città.
Saverio Maria Pierini - Ex Dirigente Regionale - Intesa Sanpaolo
Quella piccola rana si narra che fosse praticamente una specie di portafortuna; la rana è un simbolo della povertà. E nel primo piano, nel piano nobile del Palazzo, c'erano gli uffici che concedevano i finanziamenti; allora si narra che, praticamente, nel momento in cui cominciava, da parte del cliente, la salita sullo scalone d’onore, toccare la rana, strofinare la rana, portasse fortuna.
Loris Ventura - Area Manager - Fideuram Bologna
Fideuram oggi utilizza il Palazzo della Cassa di Risparmio di Bologna, che è un Palazzo del nostro Gruppo. Per noi questo è un grande punto d’orgoglio, ma anche una grande responsabilità. La nostra è un'azienda che va molto bene e anche per questo vogliamo fortemente contribuire alla collettività… intanto abbiamo ridato vita a questo Palazzo e aperto alla nostra clientela e intendiamo aprirlo anche al pubblico in determinate giornate; ma in generale vogliamo contribuire alla rivitalizzazione del centro storico in particolare del quadrilatero in cui questo edificio è inserito.
Nerio Nanni - Presidente dei Commercianti - Quadrilatero di Bologna
Il Quadrilatero è, come diceva l’amico Gabriele Cremonini, il cuore quadrato di Bologna; è praticamente la sede degli antichi mercati perché nel Medioevo c’era un mercato grande in Piazza Ravegnana, dove ci sono le Due Torri ora, e il mercato di Piazza Galvani; all’interno c'era l’antico mercato di mezzo, così chiamato proprio perché era a metà strada tra il mercato di Piazza Ravegnana e quello di Piazza Galvani. In questo contesto tutte le attività commerciali, tutte le antiche botteghe e artigiane, erano proprio legate come posizionamento a questo luogo.
Dal Medioevo in avanti, ha mantenuto la sua vocazione commerciale il Quadrilatero quindi ha continuato questo percorso e qui ovviamente i Bolognesi si ritrovavano per la spesa quotidiana, per la spesa di tutti i giorni.
Nel tempo ovviamente, pur mantenendo la sua vocazione commerciale, c’è stata una naturale evoluzione e trasformazione, ovviamente, dell'offerta dei prodotti; questo soprattutto nel dopoguerra.
Lentamente, piano piano, ha assunto ovviamente la connotazione di mercato moderno; le superfici sono diventate più ampie e le antiche botteghe storiche, che praticamente nascevano e continuavano a lavorare in spazi ridottissimi, piano piano hanno cominciato ad assumere connotati vicini a quelli che si vedono ora.
Gioia Martini - Proprietaria Parte Storica - Galleria Cavour
Galleria Cavour rappresenta il fiore all'occhiello di questa realtà; una sorta di ponte che congiunge il passato al futuro.
Lo stesso Palazzo Vassè, nel quale ci troviamo ora, con i suoi affreschi, fa da cornice a diverse Boutique e quindi in questo modo il presente fa vetrina al passato e viceversa, in una dimensione dove la bellezza e eleganza si coniugano al di fuori del tempo ma anche all'interno di questa realtà.
Uno dei progetti che ho realizzato per valorizzare questa importante realtà del Quadrilatero è stato quello di creare, insieme ad un mastro profumiere, un profumo identitario che potesse raccogliere l’essenza di questo luogo. È nato così “Farini 14” ispirato a Via Farini, che è sempre stata un luogo di grande storicità e anche socialità.
Gianluca Farinelli - Direttore - Cineteca di Bologna
Oggi il centro storico di Bologna, in particolare la zona detta del Quadrilatero, è una zona nella quale convivono attività economiche, attività commerciali e attività culturali; naturalmente c’è il Palazzo d'Accursio, la casa del Sindaco, la casa di tutti i Bolognesi, il Comune; c’è Sala Borsa, una straordinaria biblioteca dallo sguardo europeo e fra poco la Cineteca inaugurerà, sotto terra, due spazi molto importanti che sono: il Cinema Modernissimo, che già dal nome si capisce che è qualcosa che è nato all’inizio del Novecento, e il Sottopasso, un'area di duemila metri quadrati dove la Cineteca potrà allestire delle mostre dedicate al Cinema e alla Fotografia.
Fabio Alberto Roversi Monaco - Già Magnifico Rettore - Università di Bologna
Questo è un Palazzo che apparteneva ai Pepoli, Palazzo importante, Palazzo Rinascimentale; ne abbiamo voluto fare il Museo della Storia di Bologna, è la storia della Città, dalle sue origini fino al secondo dopoguerra, e raccoglie gli eventi principali, i personaggi che in Bologna hanno avuto una presenza, spesso una frequentazione significativa e che, in definitiva, ci ha indotto noi Bolognesi, noi Fondazione Cassa di Risparmio, a descrivere in modo rapido ma significativo quello che è avvenuto in Bologna.
Maddalena Da Lisca - Sovrintendente - Bologna Festival
Possiamo connotarla come una Città, dal punto di vista culturale, sofisticata, ha una programmazione sofisticata, ampia, fremente, vibrante, ricca, ma non viene a patti per forza con la grande visibilità nazionale o internazionale e questo è secondo me un merito della nostra Città. Senza dubbio Bologna Festival a portato in Città i più grandi Direttori d'Orchestra che negli ultimi quarant'anni si sono affacciati al panorama internazionale.
I protagonisti della cultura cittadina non sono soltanto coloro che la creano, che la realizzano; io credo che una grossa parte di merito ce l'hanno gli stessi imprenditori, alcuni cittadini che si espongono, che si espongono in prima persona, che metto le proprie risorse, che mettono le proprie idee, capacità manageriali, organizzative e di sintesi con gli altri attori della Città.

Loris Ventura - Area Manager - Fideuram Bologna
La nostra è una società che ha dei valori molto chiari e una delle missioni che vogliamo compiere nei prossimi anni è anche quella di permettere ai nostri clienti, che sono poi degli investitori, di esercitare a pieno un filtro, una loro libertà, quella di scegliere, nei loro investimenti, quelli che contribuiscono di più alla salvaguardia del pianeta, perché hanno un minore impatto ambientale, perché vanno verso quelle società che hanno una migliore governance, un migliore impatto sociale.
Enrico Postacchini - Presidente di Confcommercio - Ascom Bologna
Beh il ruolo degli Istituti Bancari è sempre stato ed è fondamentale; abbiamo Istituti ancora secolari che sono entrati nell’alveo di gruppi internazionali o di gruppi nazionali ma non hanno perso per questo la loro valenza di Banche del territorio di vicinanza agli imprenditori, anche piccoli e medi, che anche noi, per la maggior parte, rappresentiamo.
Fideuram tra l'altro oggi è ospitata in questo magnifico Palazzo che è proprio uno degli angoli del Quadrilatero; è sempre stato un luogo vissuto dai Bolognesi.
“Vado in piazza” si diceva “vado alla Cassa”, che voleva dire quella Banca lì, vado in quella Banca che è la Cassa.
Oggi riscoprire il Palazzo credo sia una delle opere più meritorie che Fideuram possa giocare anche per mostrare uno dei luoghi più peculiari e significativi della Città; sicuramente il ruolo degli Istituti deve rimanere quello di vicinanza agli imprenditori per supportarli e farli crescere negli investimenti. Non esiste economia senza la finanza, anche a piccolissimo livello.

Alec Ross - Docente - Bologna Business School
È anche interessante, per me, il ruolo della Banca, del settore del Banking in questo momento; un momento di transizione molto interessante adesso nel mondo del Banking. A Bologna ci sono degli “assets”, ci sono delle risorse che per me possono essere molto importanti con lo sviluppo del settore Banking, adesso vediamo con la digitalizzazione ci sono delle risorse e delle competenze dal punto di vista istituzionale, ma anche tra gli studenti e i giovani professionisti che possono aiutare a creare un ponte tra Bologna e il futuro.
Fabio Alberto Roversi Monaco - Già Magnifico Rettore - Università di Bologna
Bologna è una Città ricca di valori; questo è stato reso evidente nel corso di secoli e ha avuto anche la capacità di realizzare per prima una struttura, l'Università, che poi è divampata, per usare questo termine, in tutta l’Europa.
Alec Ross - Docente - Bologna Business School
Trent'anni fa ero studente all’Università di Bologna. Ero studente della storia Medievale e sono ben conosciuto come uno con gli occhi al futuro; ho gestito la politica tecnologica per la compagna di Obama e adesso faccio questi investimenti di Venture Capital, sempre con gli occhi al futuro; ma per capire il futuro, per prevedere quello che succederà nel nostro mondo io dovevo studiare il passato e quindi era proprio all'Università di Bologna che ho imparato cos’è l'innovazione.
Enrico Postacchini - Presidente di Confcommercio - Ascom Bologna
Bologna Città della conoscenza e tutta una serie di altri progetti fanno parte del futuro di questa Città, non sono legati ai nuovi investimenti del Tecnopolo piuttosto che dei nostri quartieri fieristici, del nostro aeroporto, ma anche proprio di, come dire, una serie di prospettive per i giovani, anche di occupazione, legata al grande investimento del Tecnopolo e dei “Big Data”, che ne faranno sicuramente in Europa un centro di eccellenza.
Loris Ventura - Area Manager - Fideuram Bologna
Prima vi ho parlato da luoghi di questo edificio che rappresentano un po’ le radici, la storia, le tradizioni di questa Città; beh ora ci troviamo in alto… ci troviamo sul terrazzo, che se vogliamo, rappresenta un po i rami che si sviluppano, i germogli, foglie e a cui le radici danno linfa, così come noi con la nostra attività e la nostra presenza cerchiamo di contribuire alla vita della nostra Città e della nostra Regione, del resto, da questo terrazzo, che mi auguro potrete visitare, abbiamo la possibilità di vedere gli orizzonti della nostra Città che non per questo devono necessariamente rappresentare per noi dei confini.

Loris

GianlucaGianluca Farinelli
Direttore
Cineteca di Bologna
 
SaverioSaverio Maria Pierini
Ex Dirigente Regionale
Intesa San Paolo
 
GiancarloGiancarlo Roversi
Giornalista e Scrittore
Bolognese
 
NerioNerio Nanni
Presidente dei Commercianti
Quadrilatero Bologna
 
GioiaGioia Martini
Proprietaria Parte Storica
Galleria Cavour
 
Fabio AlbertoFabio Alberto Roversi Monaco
Già Magnifico Rettore
Università di Bologna
 
MaddalenaMaddalena Da Lisca
Sovrintendente
Bologna Festival
 
EnricoEnrico Postacchini
Presidente Confcommercio
Ascom Bologna
 
AlecAlec Ross
Docente
Bologna Business School
 
RobertoRoberto Iseppi
Presidente
Circolo della Caccia Bologna
 

II° Teaser

I° Teaser

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